Sulle diverse quote è infatti la montagna che indica quali varietà coltivare e quali tecniche di vinificazione adottare. Così, nella ricerca delle terre di elezione, la coltivazione di Müller-Thurgau, Pinot grigio, Pinot bianco, Chardonnay, Sauvignon blanc, Gewürztraminer, Riesling renano, Pinot nero, Lagrein, Schiava e, infine, i Trento DOC, diventa un modo per suonare lo spartito di un territorio. Vini provenienti da diverse altitudini che compongono la melodia delle terre di montagna sotto la direzione di un unico interprete: Corvée.
Da questi dettami nascono:
gli strutturati di rilievo (400-500 m), le bollicine d’altura (500-600 m), gli eleganti di alta quota (600-700 m).
Attraverso questi concetti chiave i vini Corvée diventano un tramite per addentrarsi nelle maestose Dolomiti sul celebre 46° parallelo.